Poesie a Casarsa

Poesia

Libreria Antiquaria Mario Landi, Bologna, 1942

Folgorante opera d'esordio di Pasolini, Poesie a Casarsa è un libretto di quattordici componimenti uscito alla fine di luglio 1942 in trecento copie stampate a Bologna, a spese della Libreria Antiquaria di Mario Landi.
Con dedica al padre ed epigrafe tratta dal poeta provenzale Peire Vidal («Ab l'alen tir vas me l'aire / Qu'eu sen venir de Proensa: / Tot quant es de lai m'agensa»: Aspiro col respiro l'aere che sento venire di Provenza: mi piace tutto quanto proviene da questo paese), il volumetto raccoglie 14 poesie in friulano, con traduzione italiana in calce, scritte tra il 1941 e il 1942 e concepite di dimensioni ridotte, eccetto l'ultima, La Domenica uliva, che è strutturata come un dialogo medioevale tra  Figlio e Madre.
Con nuove integrazioni, i testi confluirono nel 1954 nel "volume primo" de La meglio gioventù,  in cui la dedica al padre è sostituita dall'omaggio dell'intero libro al grande critico Gianfranco Contini («con amor de loinh»), che per primo, in una recensione uscita il 24 aprile 1943 sul «Corriere del Ticino», aveva intuito ed elogiato la raffinata operazione anti-dialettale di Pasolini. Nel passaggio al nuovo libro, le poesie conoscono una revisione non trascurabile nella veste fonica, che viene resa aderente alla parlata casarsese. Questo intervento linguistico in friulano riguarda anche i titoli dei testi, compresi i quattordici della prima edizione del 1942, che, tranne due casi, erano ancora in italiano.

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