Lùsignis. A Casarsa nei borghi di Pasolini 2019

La seconda edizione della rassegna Lùsignis continua a riportare lo guardo dentro la stagione friulana del cantore di Casarsa.

Le lucciole, in friulano Lùsignis, erano per Pier Paolo Pasolini, in un famoso articolo pubblicato sul Corriere della Sera in cui lamentava la loro scomparsa, la rappresentazione delle sorgenti della cultura popolare inaridite dal progresso. Ma le lucciole, per gli occhi che senza nostalgie le vogliono vedere, ci sono ancora oggi, umile segno nella notte per un’umanità che può trarre nuova forza dal passato. Dove trovarle? Questa rassegna suggerisce la visita e la (ri)scoperta dei luoghi friulani, nei quali i pensieri del poeta si sono incarnati.

Tra borghi e chiese l'edizione 2019 di Lùsignis sarà dedicata al settantesimo anniversario de “Il sogno di una cosa”, il primo romanzo di Pasolini concepito a Casarsa tra il 1948 e il 1949, poi pubblicato a Roma nel 1962, ed ambientato nei paesi della riva destra del Tagliamento. L’anima di un Friuli perduto che sarà possibile ritrovare negli scatti in bianco e nero di Giovanni Castellarin.

 

 

 

Si jodaràn Versuta, Ciasarsa, San Zuàn,

in ciaf dai ciamps vuèis,

in ciaf da li rojs selestis,

sot il soreli lizèir"