Celeste Bach. la Grande musica nei luoghi della memoria pasoliniana

L'Amministrazione Comunale di Casarsa della Delizia, Assessorato alle Politiche Culturali e del Territorio, organizza una rassegna musicale che unisce la produzione di Johann Sebastian Bach con le suggestioni artistiche delle chiese di Casarsa e San Giovanni. A fare da filo conduttore in questi percorsi musicali c'è la memoria di Pier Paolo Pasolini che nutriva una vera e propria passione per la musica del grande compositore tedesco.

Bach è il compositore più amato da Pasolini, musicista scoperto tramite Pina Kalc, amica e rifugiata anch’essa a Casarsa della Delizia negli anni della seconda guerra mondiale. Durante i loro incontri Pina esegue le Sonate e Partite per violino. Pasolini, che dal ‘36 ha iniziato lo studio dello strumento, ne rimane folgorato e a quelle pagine dedica scritti, passi autobiografici, brani dei suoi romanzi e un appassionato saggio giovanile: Studi sullo stile di Bach [1944-45] edito nel 1999 in Saggi sulla letteratura e sull’arte, Mondadori, vol. 1.

È un grande conforto scrivere di un autore senza problemi, cioè senza crisi. Ed è un conforto che proviamo soltanto nell’arte chiamata classica, dove ci accorgiamo che la scrittura era cercata con la parsimonia che una ferma dignità umana consente. Bach non ha crisi. La sua opera è tutta ad una medesima altezza, e il suo unico pericolo è l’aridità. Dal Siciliano al Preludio c’è uno spazio brevissimo, […] c’è tutta una infinita varietà di espressioni che nascono con la facilità di un frutto e con la sua stessa assolutezza. E questo è il primo elementare elogio che si può fare a Bach. (P.P. Pasolini)

Chiesa Santa Croce, 10 dicembre, ore 16.00

Bach e la musica tedesca nell'Europa del Settecento

 

Celeste Bach